L’arte del tappeto e i suoi
significati--- architetto Shahriar Kamran
Shahriar Kamran al Museo Galleria Rizzi
Francesco Baratta, membro del CdA della Fondazione Rizzi, presenta il museo e introduce il relatore arch. Kamran
Introduzione di Shahriar Kamran
L’arte
del tappeto
Presso
quale civiltà antiche furono annodati i primi tappeti?
Quale
era in origine la loro destinazione?
Perché
alcuni popoli orientali crearono oggetti così complessi la
cui lavorazione richiedeva impegno e una certa disponibilità
di materiali?
Rispondere
con esattezza a questi quesiti è molto difficile perché
i tappeti sono tra i manufatti artistici più soggetti
all’usura e all’azione distruttiva del tempo.
Sappiamo
da fonti storiche dell’antica Grecia che alcuni popoli,
soprattutto di aree mediorientali, usavano i tappeti; Erodoto, nei
suoi scritti, descrive la sua ammirazione per lo splendore e la
morbidezza dei tappeti persiani.
A
partire dal XV secolo numerosi tappeti orientali giunsero nel
vecchio continente.
Da
quel momento gli Europei impararono ad apprezzarli, attribuendo però
loro un ruolo molto più riduttivo e semplificato rispetto a
quello che rivestivano nella cultura orientale che li aveva creati.
Dalla
prima apparizione fino ai nostri giorni i tappeti hanno sempre
rappresentato per gli occidentali dei graditi arredi, che
conferiscono colore e calore agli ambienti, ma non hanno mai assunto
significati particolari e sacri come accade nel mondo orientale.
La
cultura occidentale attribuisce ai tappeti un significato
semplicemente ornamentale e un valore economico, considerandoli come
altri oggetti d’arredamento che servono per abbellire e
riempire gli spazi degli ambienti di casa.
Presso
gli orientali invece il loro ruolo è molto più
complesso oltre ad avere un aspetto estetico hanno anche un valore
culturale.
I
tappeti offrono grandi emozioni agli appassionati, è
sufficiente un colpo d’occhio per essere suggestionati dai
colori e dall’originalità dei disegni.
Se
si vuole imparare a conoscere la loro vera e profonda natura,
occorre andare oltre la semplice valutazione estetica.
I
disegni di rado hanno un'origine semplicemente ornamentale, ma
esprimono un’idea, un concetto.
I
simboli hanno significati legati alla storia, alla religione, alla
cultura delle diverse popolazioni orientali.
Gran
parte dei simboli risale alle prime forme di religiosità
pagana ed esprimono concetti magici e mistici.
PAZYRYK
1949 Mongolia nord occidentale.
Museo Ermitage di San Pietroburgo.
Misura del tappeto 198 x183 3600 nodi per dm. quadrato.
Rosso cocciniglia.
Il campo centrale è costituito da 24 formelle, con decoro foglie lanceolate (ovale strette).
Cervi rappresentano l’incarnazione dei defunti.
Il grifone protegge la vita dei guerrieri nell’aldilà.
Una carrellata sul pubblico, poi si riprende ...
Agra XVII sec.
TAPPETO di COSROE
Sovrano di Sassanide V secolo d.c..
Tappeto di Baharestan.
Tappeto tempestato da pietre preziose e tessuto con fili d’oro e d’argento, con disegni che ricordavano la radiosità della primavera.
La riparazione di un tappeto
SIMBOLI
Se si vuole imparare a conoscere la vera e profonda natura dei tappeti, come si è già detto, occorre andare al di là della semplice valutazione estetica.
I disegni di rado hanno un'origine semplicemente ornamentale, ma esprimono un’idea, un concetto.
Il significato dei simboli deriva dalla storia, dalla religione e dalla cultura delle diverse popolazioni orientali.
Gran parte dei simboli risale alle prime forme di religiosità pagana ed esprimono concetti magici e mistici; ad esempio le linee apparentemente geometriche dei tappeti sono in realtà rappresentazioni di animali, in particolare raffigurano gli uccelli perché i volatili venivano considerati misteriosi mediatori tra il mondo terreno e quello celeste.
Nella religione predicata da Zaroastro gli uccelli venivano celebrati come animali grandiosi, simbolo di Ahura Mazda, il dio principio del bene, in grado di combattere le forze del maligno.
Per ampliare la loro funzione protettiva i volatili, fin dalle origini, venivano riprodotti in modo ripetitivo quasi ossessivo sui tappeti in una sorta di catena talismatica, posta spesso lungo la bordura per delimitare uno spazio benefico nel quale l’individuo può sentirsi protetto da ogni influsso negativo.
UCCELLI STILIZZATI
Gli uccelli tessuti in un tappeto possono presentarsi in forme del tutto diverse.
Innanzitutto varia notevolmente la raffigurazione delle ali, della struttura del piumaggio e delle penne.
La maggior parte delle teste degli uccelli ha forma triangolare, la macchia dell’occhio è quasi sempre segnata a colori.
La semplificazione procede sempre di più, fino a diventare irriconoscibile per noi occidentali
Elisa Bixio assessore alla cultura, ringrazia e porta il saluto dell'amministrazione
Francesco Baratta ringrazia l'assessore e introduce l'intervento di Alessandra Cabella, funzionario della Soprintendenza
Alessandra Cabella, funzionario della Soprintendenza, in una immagine durante l'evento