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Giuditta con la testa di Oloferne
Carlo Dolci
Metà del XVII secolo
Olio su tela, cm. 74x60
Il dipinto rivela caratteri consoni al linguaggio del Dolci intorno agli anni Cinquanta come il morbido chiaroscuro, la preziosa delineazione del costume e del gioiello e la resa porcellanosa delle carni. Anche il formato ottagonale viene spesso utilizzato dal pittore fiorentino.
Metà del XVII secolo
Olio su tela, cm. 74x60
Il dipinto rivela caratteri consoni al linguaggio del Dolci intorno agli anni Cinquanta come il morbido chiaroscuro, la preziosa delineazione del costume e del gioiello e la resa porcellanosa delle carni. Anche il formato ottagonale viene spesso utilizzato dal pittore fiorentino.

Ritratto di dama
Giovanni Enrico Vaymer
Primo quarto del XVIII secolo
Olio su tela, cm. 92x70
Il dipinto si può considerare, per dimensioni e modalità rappresentative, il pendant del ritratto di Lorenzo Fieschi sempre della collezione Rizzi, eseguito da Gio Enrico Veymer. Simili qualità stilistiche, individuabili nell'identico modo di condurre la pennellata e nel governare la regia luministica, permettono di assegnare anche il ritratto esaminato al Veymer: probabilmente gli ovali facevano parte di una galleria di ritratti della famiglia Fieschi.
Primo quarto del XVIII secolo
Olio su tela, cm. 92x70
Il dipinto si può considerare, per dimensioni e modalità rappresentative, il pendant del ritratto di Lorenzo Fieschi sempre della collezione Rizzi, eseguito da Gio Enrico Veymer. Simili qualità stilistiche, individuabili nell'identico modo di condurre la pennellata e nel governare la regia luministica, permettono di assegnare anche il ritratto esaminato al Veymer: probabilmente gli ovali facevano parte di una galleria di ritratti della famiglia Fieschi.

Ritratto di Benedetto Viale
Giovanni Enrico Vaymer
Primo quarto del XVIII secolo
Olio su tela, cm. 154x125
Il doge Benedetto Viale fu in carica nel biennio 1717-19. Il dipinto viene attribuito a Gio Enrico Vaymer per le sfumature cromatiche finalizzate ad indagare tutte le varianti della carnagione del volto, dei morbidi riccioli della parrucca e i panneggi del robbone.
Primo quarto del XVIII secolo
Olio su tela, cm. 154x125
Il doge Benedetto Viale fu in carica nel biennio 1717-19. Il dipinto viene attribuito a Gio Enrico Vaymer per le sfumature cromatiche finalizzate ad indagare tutte le varianti della carnagione del volto, dei morbidi riccioli della parrucca e i panneggi del robbone.

Ritratto di Domenico Canevari
Domenico Parodi
Secolo XVIII, datato 1730
Olio su tela, cm. 160x130
Il personaggio raffigurato è Domenico Canevari, doge della Repubblica genovese negli anni 1742-1744.
La pennellata approssimativa dei drappeggi e delle fattezze del protagonista si oppone alla resa dei particolari decorativi del tavolino condotta con indagine minuziosa.
Inspiegabile la rappresentazione del Canevari in vesti dogali perché nel 1730, data riportata sul foglio ripiegato presente nella tela, fu nominato senatore.
Secolo XVIII, datato 1730
Olio su tela, cm. 160x130
Il personaggio raffigurato è Domenico Canevari, doge della Repubblica genovese negli anni 1742-1744.
La pennellata approssimativa dei drappeggi e delle fattezze del protagonista si oppone alla resa dei particolari decorativi del tavolino condotta con indagine minuziosa.
Inspiegabile la rappresentazione del Canevari in vesti dogali perché nel 1730, data riportata sul foglio ripiegato presente nella tela, fu nominato senatore.
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